-Riflessioni a riguardo dell’apertura di una propria attività in merito a ciò che blocca chi sogna di mettersi in proprio. Uno sguardo sulla mentalità che ogni imprenditore dovrebbe avere o sviluppare, prima ancora di avviare il proprio business, con occhio di riguardo verso il proprio io e i nostri interessi.
Hai paura? È normale.
Quale attività imprenditoriale pensi che potrebbe essere più adatta a te? Hai mai pensato di aprire un qualcosa di tuo almeno una volta nella vita?
Penso che sia una domanda che ci siamo posti tutti almeno una volta. E penso che i pensieri di tutti noi, o almeno la maggior parte, siano stati più o meno simili. I dubbi che tutti potremmo avere a riguardo e le prime considerazioni in merito che ci hanno portato o ci portano poi ad abbandonare quella strada e proseguire verso la direzione sicuramente più “fattibile” che è quella di lavorare come dipendente semplice. Di rinunciare, sicuramente, a una grande soddisfazione lavorativa che potremmo avere mettendoci in proprio. Ma anche, dall’altra parte, la sicurezza dello stipendio garantito e la tranquillità mentale di chi sa che l’azienda per la quale lavora non è la sua e che può quindi rilassarsi e non pensare a niente, una volta finito il turno lavorativo.
Le prime considerazioni che mi vengono in mente, e le più comuni, per non avviare un attività di buinsess, sono le seguenti:
- Non posso permettermi di avviare un attività. Non ho abbastanza soldi e anche se li avessi per poterla avviare, non sono sicuro che avrei i soldi per poterla mantenere e ovviare a scarsi, se non del tutto assenti, incassi e guadagni inziali.
- Non sono sicuro di poter reggere la pressione. Quella voglia di volare e la paura di cadere. Quella sensazione di aver paura di raggiungere un obbiettivo prefissato, o meglio di mettersi in gioco per poi scoprire che non si è stati in grado. Tante volte mi sono sentito in questo limbo dove, da una parte sognavo la vita che avrei potuto avere aprendo un attività mia. E dall’ altra invece pensavo a tutte le persone che conosco e dei quali si parla, che rientrano nella categoria dei “Non ce l’hanno fatta”. E non sono pochi. È vero infatti, che può succedere di avviare un business e vederlo fallirle dopo poco tempo. È possibile avere grandi idee e non essere in grado però di comunicarle o di pubblicizzarle. È possibile che il target per quel settore di mercato non sia quello giusto o che non sia richiesto il tipo di servizio o prodotto che si decide di promuovere, in quella determinata zona.
Ecco quindi la paura di non essere in grado.
Queste sono le prime considerazione che mi hanno sempre bloccato dall’avviare una vera e propria attività di business, ma non le uniche.
Ci sono tutta un’altra serie di valutazioni che in effetti mi sono sempre posto a riguardo del “cosa fare”.
Tante idee, alcune probabilmente potenzialmente di successo. Ma il problema è che non ho mai saputo capire: chi sono e cosa voglio fare.
Perchè capire chi sei e cosa ti piace è la prima cosa da fare.
Sono convinto che capire bene chi sei e cosa sai e vuoi fare, sia il primo punto per cercare di capire in quale tipo di settore o servizio, potresti lanciarti. Si parla spesso di nicchie di mercato, di investire in un determinato settore o formarsi in un determinato lavoro, per poter essere considerate “persone di successo” tra qualche anno. Si parla di numeri, statistische e soldi. Soldi. Soldi. Si parla sempre e solo di soldi e si pensa sempre a cosa fare e che attività aprire in base all’aspetto economico. Alla resa potenziale e all’investimento necessario per avviarlo.
In pochi, in realtà, si chiedono invece chi sono e cosa vogliono fare nella vita. Lo si da per scontato che tutti noi vogliamo essere ricchi e che, non siamo abituati a goderci il percorso. Pensiamo soltanto al raggiungere un determinato obbiettivo. Non importa poi, se si fa un tipo di lavoro che non ci piace. L’importante è la resa economica che un business può garantire.
E tutto questo è giusto, da un certo punto di vista. Tutti noi lavoriamo per soldi e molte persone non fanno il lavoro che vorrebbero fare. Queste sono cose ovvie e che sono ormai accettate e normali nella nostra società. Ma la domanda è: Siamo sicuri che questo sia il modo migliore per pensare al proprio futuro? È possibile immaginare di fare un lavoro che non ci piace sapendo che occuperà più di 8 ore della nostra giornata?
Facciamo due calcoli rapidi:
- Una giornata è composta di 24 ore e 8 di quelle 24 ore dovremmo dormire.
- Consideriamo una media di 8-9 ore di lavoro comprese le pause e aggiungiamo 1 ora di viaggio tra andata e ritorno = 10 ore
- Quindi abbiamo detto 24- 18 ( ore comprese per dormire e lavorare) = 6
Non so se ci avete mai pensato ma questo significa avere soltanto, e ripeto soltanto, 6 ore “libere” al giorno da dedicare per ciò che vogliamo fare nella vita. E dico soltanto, anche perchè spesso in queste 6 ore dobbiamo svolgere delle attività utili come fare la spesa, andare in bagno, fare sport, farsi una doccia, lavarsi i denti, cucinare ecc ecc
Avete capito quante cose dobbiamo fare in quelle 6 ore? Significa che abbiamo pochissimo tempo libero per noi e allo stesso tempo, ne regaliamo molto all’azienda per la quale lavoriamo. La quale, non paga soltanto le tue competeneze, che possono essere diverse. Stanno pagando il tuo tempo. E il tempo è la cosa più preziosa che abbiamo.
E quando ci rendiamo conto che lo stipendio che ci pagano per il nostro tempo a lavoro, è in realtà, la maggior parte delle volte, molto basso. È li che iniziamo a chiederci: quanto vale il nostro tempo?
E se il tuo tempo valesse di più?
Non entro nel merito del perchè il tempo sia la cosa più preziosa del mondo, perchè mi pare piuttosto ovvio. Ma ho voluto esprimere questo concetto per spiegare che il primo passo per abbandonare un lavoro che non ci piace e avviare un attività di business, è comprenderé perchè lo si fa e perchè le considerazioni a riguardo i soldi e la paura della pressione, possono essere superate.
Soltanto quando inziamo a dare valore al tempo e ci rendiamo conto di questo “sfruttamento”, possiamo inziare davvero a cercare di capire cosa vogliamo fare.
Ed è in questo momento che entra in gioco il cercare di capire che se il nostro tempo è cosi prezioso per noi, dovremmo cercare di occuparlo nella maniera che noi riteniamo migliore in base a chi siamo e cosa ci piace fare davvero. Ovviamente, dovremmo poi pensare a un business plan di successo e valutarne la resa economica. Ma prima di tutto, secondo me, dobbiamo pensare a fare quello che vogliamo noi. A chi siamo, e al perchè le persone dovrebbero comprare un nostro prodotto o un nostro servizio. Bisogna pensare a una vera e propria strategia di marketing sul come promuoverci nella nostra attività. Dobbiamo quindi dare valore al proprio tempo capendo cosa vogliamo fare davvero, cosa ci piace fare, e portarlo avanti. Con un occhio di riguardo verso il guadagno o meno, si. Ma non in base di.
Questo perchè altrimenti finiremmo semplicemtne per diventare noi stessi degli sfruttatori di tempo. Con l’unica differenza che il tempo che andremo a sfruttare e del quale ci approfitteremo, sarà proprio il nostro?
E io, quando pensó ad apire una qualsiasi attività, onestamente non mi vedo a fare un qualcosa che non mi piace quando ho lasciato un lavoro da dipendente perchè ritenevo che prima di tutto bisognasse valorizzare il proprio tempo investendo su stessi e su ciò che ci piace davvero fare.
In conclusione di questo articolo mi sento di dire che investire su se stessi e valorizzare il proprio tempo è la cosa più importante che si possa fare. Anche se a volte la scelta fatta potrebbe essere una strada lunga e priva di particolari guadagni, il mio consiglio è sempre quello di inseguire i propri sogni. Proteggerli facendo un lavoro che davvero ci piace e ci da soddisfazione.
Dopo tutto, ce l’hanno fatta in tanti a partire da 0 e arrivare a guadagnare anche molto bene facendo lavori che non sembravano “top”. E lo sai perchè ci sono riusciti?
Potremmo dire che ci sono diversi fattori che potrebbero aver condizionato in maniera positiva un business invece di un altro. Ma che su una cosa siamo tutti d’accordo: la passione in quello che facevano.
Che sia uno Street food che serve panini o un azienda che vuole fare consulenze per aiutare altre persone a trovare lavoro. Qualunque cosa sia, è stata fatta con passione. Ed è la passione che ti permette di essere felice anche mentre lavori e che ti permette quindi di trasmettere questa tua felicità.
In conclusione, non importa quello che deciderai di fare. Troverai comunque altri articoli a riguardo. La cosa più importante è capire il concetto che c’è dietro ad un ragionamento a riguardo di un apertura di una propria attività. La cosa più importante è valorizzarsi. La cosa più importante è non accontentarsi. Mai.